- Pubblicata il 11/05/2019
- Autore: Mony
- Categoria: Racconti erotici sottomissione
- Pubblicata il 11/05/2019
- Autore: Mony
- Categoria: Racconti erotici sottomissione
Tortura a Bologna - Sardegna Trasgressiva
Ciao sono Mony, una donna di 27 anni, convivo con un uomo bellissimo e molto porco!!! Vi racconto della serata che abbiamo fatto diversa dal solito... Stavamo litigando da almeno 3 giorni, non facevamo sesso da un po' ed ero molto arrabbiata con lui, quella sera però arrivo a casa dal lavoro e lui era già a casa, era sul divano, non lo saluto, vado direttamente in bagno, mi spoglio, faccio una doccia veloce, mi asciugo e torno da lui in sala, lui stava chattando con qualcuno dal cell, mi avvicino, gli salgo sopra a gambe aperte e gli prendo il telefono di mano con violenza, gli sbatto il telefono contro il muro, ahhhh lo sempre voluto fare, odio quando sta a chattare davanti a me, lui si arrabbia e prova a dirmi qualcosa, ma prima che lo faccia gli tappo la bocca con la mano, lui si spaventa, non mi aveva mai vista cosi aggressiva. Mi avvicino al suo orecchio e gli dico "Ora imparerai a non farmi arrabbiare!!!" gli libero la bocca, lui indossava ancora la camicia dal lavoro, glie la apro strappando tutti i bottoni, lui prova ad alzarsi ma io lo spingo giù! Lui mi urla contro "Finiscila!" Ahhhh non avrebbe dovuto aprir bocca! Gli tiro un schiaffo in faccia lasciandogli il segno dalle mie 5 dita ben piantate sulla sua faccia! "Devi stare zitto!" Gli apro i pantaloni, vado dalla sua caviglia e glielo tiro via con forza, torno su e gli tiro via anche le mutande, scoprendo che il bastardo aveva il cazzo duro! "Non ti ho permesso di avere un'erezione!!!" Mi slego i capelli, prendo l'elastico che avevo e gli lego le palle... "Ok vuoi eccitarti? Fai pure, ma non ti lascerò venire!" Finisco di legargli le palle e gli tiro un piccolo schiaffo su di esse... Lui stringe i denti dal dolore e urla: "Puttana finiscila!!!" Ahhhhh.... mi alzo, vado in camera e prendo una delle sue cravatta, prendo anche le manette. Torno da lui, gli dico di alzarsi, prendo una delle sedie a tavola e gli dico di sedersi, lui era terrorizzato ma allo stesso tempo curioso perciò mi lasciava fare. Si mette a sedere e gli incrocio le braccia dietro la sedia, lo ammanetto in modo che non possa alzarsi ne muovere le mani, prendo la sua cravatta e gli chiudo la bocca stringendo con un nodo dietro la testa molto forte. "Ora starai fermo e zitto come ti avevo ordinato!" torno in camera, prendo la frusta a frangia con le palline di metallo sulla punta. Lo guardo e gli dico "Ora ti insegnerò a non farmi arrabbiare." Inizio a frustargli il petto e lui stringe la sua cravatta tra i denti... Vado avanti finché non vedo la sua pelle tranciata, vedo il suo sangue collare, vado in cucina e prendo del sale... mi avvicino al suo orecchio e gli dico "Ora amorino ti farò sentire cosa succede se apri una ferita e ci metti del sale sopra prima che guarisca..." Mi metto l'indice dentro la figa che era bagnata poi la cospargo con il sale e pian piano tocco le sue ferite, una alla volta, li inizia ad urlare, più lui urla più forza uso per premere il dito contro la sua ferita! Dopo averle toccate tutte, vedo che il suo cazzo si era ammosciato dal dolore, allora gli tiro un schiaffo sul cazzo e gli urlo contro "Lo voglio duro!!!" Vedo che aveva gli occhi pieni di lacrima per il dolore... perciò decido di inginocchiarmi in mezzo alle sue gambe e inizio a masturbarlo, senza prendermelo in bocca, lo masturbo fino a farglielo venire duro, appena diventa duro, apro le gambe e mi siedo sopra di lui, me lo metto in figa e inizio a cavalcarlo, godevo come una porca, gli mordo il collo, facendogli gonfiare la pelle, lo mordo ancora, ancora e ancora... lui prova ad urlare ma gli tiro un altro schiaffo in faccia..."Zitto stronzo, devi stare zitto!!!" Lui si mette a piangere ed io lo cavalco con più forza e violenza, stavo per venire e nonostante piangessi sentivo il suo cazzo pulsare dentro di me, quindi sarebbe venuto anche lui, passo la mano dietro di me e gli slego le palle e mi avvicino al suo orecchio: "Ora smettila di piangere come un bambino e riempimi la figa come un vero uomo!!!" Me lo spingo dentro fino in fondo e inizio a saltare su e giù sempre più forte, lui inizia ad ansimare ed io gli stringo i capezzoli tirandoglielo con un colpo secco, "Ti ho detto che devi riempirmi la figa ma non ti ho detto che puoi ansimare!!!" Lui chiude gli occhi e stringe i denti, gli tiro un altro schiaffo in faccia e gli dico di aprire gli occhi, "Guardami e ricordati bene questo momento perché lo rivivrai sempre più intensamente ogni volta che mi farai arrabbiare!!!" gli tolgo la cravatta e lo bacio in bocca, un bacio lento, delicato, tenero... e cosi veniamo insieme. Poi lo libero e lui crolla a terra in ginocchio, mi chiede scusa, lo tiro su e lo abbraccio... Ti amo, ma non farmi arrabbiare perché non ho alcuna intenzione di controllarmi la rabbia causata da te.
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